Giuseppe Domenichiello

domenica 5 febbraio 2017

Chi sono e cosa ho fatto.

Sono Giuseppe Domenichiello e frequento il 2' anno presso SAE Institute Milano con lo scopo di conseguire in Ba in Audio Production.
Ho iniziato fin da piccolo come autodidatta,da sempre interessato a tutto ciò che riguarda l'elettronica,l'informatica e le componenti audio.
A 11 anni ho imparato a saldare,e da li ho iniziato con l'autocostruzione,prima di circuiti elettrici estremamente semplici,per poi arrivare all'autocostruzione ci componenti HiFi (lettori CD,casse,amplificatori in classe AB e con chip in classe T) in alcuni casi,utilizzati poi in installazioni A\V attualmente ancora in funzione.
A 16 anni,entro a conoscenza del mondo multicanale e iniziano le mie prime esperienze con le installazioni,inizialmente limitate in ambito home e successivamente applicati a locali,fiere e ambienti P.A tramite un service locale.
Nel 2013,Diplomato presso l'ITIS,ho lavorato a lungo presso Inteldata SRL e altre aziende Materane e Baresi come tecnico addetto all'installazione e manutenzione di hardware e reti,grazie alle certificazioni CISCO CCENT.
Contemporaneamente,ho avuto modo di conoscere il mondo dell'alta fedeltà,partecipando attivamente a forum e incontri svoltisi in varie zone del sud Italia e venendo a contatto con i fonici e i tecnici della mia città,i loro studi e i loro metodi di lavoro.
Da quì è nata la spinta che mi ha portato nel 2016 a trasferirmi a Milano per frequentare la SAE Institute,dove attualmente sono diplomato.
Possedendo tale diploma,possiedo una buona conoscenza dei software DAW Protools e Cubase,un'ottima conoscenza delle suite iZotope per l'audio restoring e per il mastering (Ozone,insight,RX) oltre a conoscenze pregresse di software come Fl Studio,Traktor e Ableton LIVE.
Ho un'ottima conoscenza dei sistemi informatici Windows e Linux (da Ubuntu a Slakware) e del sistema OSx,posseggo inoltre delle basi di java e programmazione software per dispositivi iOs e Android oltre a una conoscenza base di PHP,HTML e  vari cms (Joomla,Wordpress).


QUI e QUI è possibile ascoltare le ultime produzioni che ho ripreso,mixato e masterizzato con la collaborazione della band ''The Last Becks''

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Breve analisi personale sull'andamento industria audiovisiva e sulla fruizione dei contenuti audio.

Negli ultimi 20 anni,abbiamo potuto assistere a una vera e propria rivoluzione che ha sconvolto l'industria musicale e che ora sta colpendo prorompente quella cinematografica.
Questa rivoluzione,iniziata col Walkman Sony negli anni 80,perfezionata a inizio 2000 da Apple con il suo iPod,ha raggiunto il culmine della sua evoluzione nell'ultimo decennio,con la nascita dei sistemi basati sul cloud,come Apple Music e Spotify.
Sistemi che,dopo qualche tentennamento,sono riusciti a entrare anche nei mercati più legati all'supporto fisico,come l'automotive e gli appassionati di alta fedelta.
La sparizione del supporto fisico negli ultimi anni rappresenta la grande evoluzione.

Infatti ''il supporto''(CD,vinile o DVD che sia),aldila della definizione,è stato per buona parte della storia dell'industria audio un punto cardine.

La sua abolizione infatti,ha fatto ridurre di molto i costi di produzione,stampa e diffusione del materiale,permettendo anche a musicisti con  meno risorse di riuscire ad avere accesso a questo mercato,il che ci permette oggi,di riuscire a ascoltare e diffondere musica che un tempo non sarebbe mai riuscita a emergere.

Sul pubblico invece,la sempre continua riduzione  e infine la scomparsa del supporto fisico,ha fatto sì che la musica diventasse sempre più mobile,e meno legata a quella che prima poteva la sala per la musica,il soggiorno o ''l'impianto''.

Questo,come per i musicisti,ha provocato un grosso aumento della richiesta di contenuti,ma contemporaneamente,il valore (prima percepito,poi effettivo) del singolo prodotto (il brano,il disco) è sceso in maniera decisiva,sia a causa della grande offerta,sia a causa della mancanza della ''fisicità'' del supporto:


Tutto ciò,ha costretto tutte le industrie audio,sia i produttori di apparecchi,sia le case discografiche,a doversi trasformare rapidamente da fornitori di contenuti\strumenti a fornitori di servizi per riuscire a sopravvivere.

Questa trasformazione,non è stata indolore,dato le industrie audiovisive all'inizio hanno ben pensato di contrastare il fenomeno con l'aumento del prezzo dei supporti,il che ha provocato unicamente un aumento della pirateria.
Solo dopo la nascita di Apple Music,e quando ormai molte aziende erano al collasso,che i sistemi di vendita e streaming gratuito (mediante Ads) sono partiti in maniera efficace,tantè che infatti,dal 2012,i livelli di pirateria audiovisiva sono in calo (-3%).

Alle industrie di prodotti per la riproduzione audio\video invece è andata ben peggio.

Il calo dei costi del prodotto audio (e in molti casi il calo della qualità dello stesso),insieme alla riduzione progressiva degli spazi abitativi ha portato il pubblico ridurre il budget destinato all'impianto audio,in molti casi integrandolo in quello video e portando alla diffusione dei prodotti di tipo ''all in one''dal costo più contenuto e dalla qualità assai discutibile,prodotti da multinazionali che fino a 10 anni fa producevano solo frigoriferi.
Questo ha portato alla quasi totale scomparsa dal mercato dei marchi più prestigiosi (TDK,Pioneer,Philips\Marantz) mentre molti altri nomi storici sono stati comprati dalle stesse aziende che 10 anni fa facevano solo frigoriferi (come il caso di Samsung e del gruppo Harman Kardon\ JBL). mentre molti altri si sono convertiti prevalentemente al mercato Home Teather (Yamaha,Denon).

Contemporaneamente,il fenomeno T-Amp e l'affinamento dei processi produttivi asiatici sta portando alla comparsa di componentistica cinese (altoparlanti,circuiti di potenza) dal costo relativamente basso e dalla qualità più che buona.
Ma nonostante ciò,il mercato dell'ascolto della musica in alta qualità rimane un settore snobbato dalla maggior parte del grande pubblico.

Pensiero e analisi sui miei sviluppi futuri.

Mi sono inscritto alla SAE per trasformare la mia passione per l'elettronica e l'acustica in qualcosa di tangibile che mi potesse aiutare a sviluppare e a dare valore al mio sviluppo professionale presente e futuro e devo dire che le mie aspettative non sono state deluse.
Il 1' anno è diviso in 3 quadrimestri di difficoltà man mano crescente.
Il 1' serve per prendere la mano con le attrezzature a livello più ''basso'',ossia cablaggi,diagrammi polari e i principi base del mix e mastering
Il 2' quadrimestre è incentrato sul perfezionamento delle tecniche apprese,e,medianti superfici di controllo,raffinare ulteriormente la padronanza del software DAW ProTools
Molto utili è interessanti le lezioni di produzione musicale elettronica e post produzione video,2 campi di cui sapevo qualcosa ma che andavano perfezionati.
Il 3' quadrimestre è stato quello definitivo,in cui ho imparato e perfezionato le tecniche di registrazione stereofonica e affinato gli elementi di mixing.
Quest'ultimo quadrimestre inoltre,includeva 2 materie che smaniavo di studiare da molto tempo:
Mastering e Acustica.
Le prime lezioni mi sono state di grande utilità non solo per imparare a montare,settare e comporre una catena di mastering ma anche per rendermi conto di alcune lacune pregresse dovute a delle cattive abitudini d'ascolto che mi portavo dietro da anni.
Acustica invece,è stata una materia decisamente interessante,che si scontrava direttamente con le domande e i problemi a cui andavo incontro durante le mie autocostruzioni di altoparlanti fatte negli anni passati,domande che ora hanno trovato risposta.
Adesso,col 2' anno,spero di riuscire ad acquisire le capacità gestionali e legali legate al mondo musicale e successivamente,vorrei riuscire ad acquisire quante più certificazioni possibili per cercare di entrare nel mondo della progettazione per palchi e ambienti per PA e installazioni multimediali.

sabato 4 febbraio 2017

Scrittura accedemica: Le codifiche lossy di tipo mp3

In questo documento accademico sono andato a esaminare,mediante l'ausilio di monitor e software specifici come la suite iZotope RX, i vari tipi di codifica mp3 largamente utilizzati in ambito musicale.
Infatti,sebbene l'estensione mp3 sia la stessa per tutti gli audiofile,non va dimenticato che l'mp3 e un contenitore,e che la codifica del file può essere diversa da un mp3 all'altro.
In questo testo,si andranno a confrontare la codifica mp3 originale del Fraunhofer institute,la codifica con licenza free LAME e la codifica di tipo AAC utilizzata da iTunes.
I confronti sonori sono stati fatti sia col metodo del ''doppio cieco'',sia con l'utilizzo dell'inversione di fase.
Sono stati inoltre fatti dei confronti per quel che riguarda la potenza di calcolo necessaria per effettuare l'encoding e il decoding,sia per quel che riguarda la scalabilità che la qualità mantenuta a bitrate più bassi.

Il PDF del documento intero è disponibile QUI